I 5 benchmark SEO da tener d’occhio nel 2020

merakist-l5if0iQfV4c-unsplashPhoto by Merakist

La SEO può essere la scienza più astratta per quanto riguarda il marketing digitale e di difficile misurazione quando si parla di ROI soprattutto perché è necessario diverso tempo prima di vedere dei risultati tangibili.

Si possono trascorrere ore a ottimizzare la SEO off-page come ad esempio acquistando backlinks oppure ottimizzando la SEO in-page andando a migliorare tutte le caratteristiche della pagina o sito, ma Google attraverso i suoi update lascia sempre aperta una certa dose di incertezza su quelli che possono essere i risultati delle operazioni che andiamo a fare.

Di seguito vi elenchiamo i 5 benchmark che stiamo maggiormente seguendo nel 2020 per quanto riguarda la SEO.

1 Topic Cluster

Cluster model

Una delle tattiche che ultimamente sta riscuotendo grande successo perché o suoi effetti più resistenti a qualsiasi tipo di aggiornamento di algoritmo, è quella basata sulla rilevanza del soggetto, ovvero un’operazione strategica di contenuti suddivisi in gruppi di argomenti che crea un forte segnale di classificazione e consente ai motori di ricerca di eseguire facilmente la scansione della struttura e del contesto delle pagine che stai servendo.

Se non sai niente dei Topic Cluster ecco come funzionano: supponiamo che tu abbia un certo tipo di contenuto premium come un ebook oppure è una guida incentrata su un argomento particolare, bene metti tutto quel contenuto in una pagina che sarà la cosiddetta “pillar page” che fornisce le informazioni in modo libero (pur offrendo al lettore l’opportunità di scaricare anche la versione PDF) , quindi vai a creare una serie di articoli pertinenti relativi al contenuto di questa pagina. La pillar page mostrerà i collegamenti a questi articoli e viceversa. Questi collegamenti incrociati creano una solida struttura di contenuti e contesto e mostra ai motori di ricerca che stai offrendo un approfondimento sull’argomento selezionato.

Tramite lo strumento Topic Cluster di Hubspot è facilissimo tenere traccia e organizzare questi tipi di contenuti e di strategie.

How to Ignite Organic Growth With a Topic Cluster Strategy in HubSpot-1

2 Snippet di ricerca

la pagina dei risultati del motore di ricerca è in continua evoluzione sia in termini di interattività che di esperienza utente. Negli ultimi anni siamo passati sempre in maniera più veloce dai monitor desktop ai cellulari e dispositivi mobile e Google ha modificato la sua esperienza per rimanere al passo con i tempi.

Gli snippet di ricerca sono dei box di informazioni che appaiono sopra i risultati di ricerca organici. Di seguito vi riportiamo un esempio esplicativo:

snippet_google

Quest’anno Google ha annunciato che i siti che compaiono nello snippet in primo piano non verranno mostrati una seconda volta nel risultati di ricerca. Ciò significa che hai una possibilità di essere più rilevante per il tuo pubblico organico.

Puoi utilizzare dei software per misurare le prestazioni dello snippet o se preferisci farlo da solo, puoi utilizzare una modalità di navigazione in incognito su Chrome per cercare i tuoi contenuti ottimizzati e vedere se mostrano lo snippet in primo piano quando vengono cercati.

Quindi, come si ottimizza per uno snippet di ricerca?

Concentrate la ricerca di parole chiave su volumi di ricerca basati su domande. Più la frase è vicina ai termini di ricerca effettivi, maggiori sono le possibilità di avere uno snippet in primo piano. Dovresti stabilire un obiettivo affinché ogni singolo post contenga un paragrafo di alto livello altamente pertinente che affronti il termine chiave per cui l’hai ottimizzato.

3 Invecchiamento dei contenuti

I vecchi contenuti non sono inutili anzi Internet è pieno di contenuti che contengono informazioni utili. Aggiornare questi vecchi post è più semplice che scrivere dei post completamente nuovi sull’argomento.

Ti consigliamo di iniziare con i contenuti di maggior successo. Assicurati di modificare almeno il 10 e 20% del contenuto per dare un notevole aggiornamento. Conserva la data di pubblicazione originale, ma aggiungi una nota che l’hai aggiornata in tale data per segnalare chiaramente ai motori di ricerca che ti stai prendendo cura dei tuoi contenuti. Se hai un post più recente assicurati di collegarli adesso. Se alcuni dei tuoi post non sono più pertinenti metti un disclaimer nella parte superiore che dice lettori che le informazioni sono un po’ vecchie in termini di pertinenza, ma che hai un articolo più recente che affronterà correttamente la loro richiesta.

Questo metodo sfrutta i tuoi contenuti più vecchi a sostenere i contenuti più recenti e più pertinenti.

Per assistenza con le tue attività di aggiornamento puoi contattarci per una consulenza.

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4 Autorità del dominio

Uno dei segnali di ranking nei motori di ricerca più forte e sicuramente quello della autorità del dominio che rimane ancora oggi una delle priorità per gli esperti di marketing digitale da tener d’occhio e misurare. Questo benchmark è stato inizialmente creato da Moz ed è stato adottato via via dalle piattaforme SEO come misura accurata è aggregata della capacità di un dominio di performare su una chiave di ricerca. Va notato che motori di ricerca non guardano specificatamente il Domain Authority di un sito, ma piuttosto a tutte le aree che compongono il Domain Authority di un sito. Puoi misurare la tua Domain Authority con una varia serie di strumenti, noi ci affidiamo a Hubspot per i nostri progetti.

5 Link tossici

Quello dei link tossici non è certo una novità ed è una battaglia che Google sta portando avanti da lungo periodo. Ogni singolo aggiornamento dell’algoritmo include nuovi modi per scovare i siti che utilizzano tecniche e servizi che vanno contro le regole del motore di ricerca e che generano i backlink considerati tossici. Puoi chiedere nel caso in cui il tuo sito sia linkato da link considerati tossici e dannosi, di rinnegare questi link e puoi farlo direttamente all’interno della Google search console. In questo modo dici chiaramente l motore di ricerca: non conosco questo sito, ti prego di non penalizzarmi. In questo modo Google non terrà conto di questo link per posizionarti meglio, ma al tempo stesso non lo tiene neanche di conto per eventuali penalizzazioni.

Nel grande schema delle cose la SEO è fondamentalmente la stessa di ieri, c’è ancora bisogno di rafforzare la tua rilevanza in modi organici e significativi, i motori di ricerca stanno ancora ottimizzando gli aggiornamenti del loro algoritmo a beneficio degli utenti, quindi piuttosto che pensare esclusivamente per i motori di ricerca dovresti ottimizzare tutti i tuoi contenuti per gli utenti.

Questo è il modo migliore e ti consente di stare sempre un passo avanti. Se hai una strategia ben strutturata le tue attività di marketing fioriranno presto.

Per una consulenza SEO , puoi parlare con un nostro esperto cliccando nella immagine qua sotto.

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