Come creare un sito Aziendale che Funziona

Quando un sito aziendale non converte e cioè non aiuta a portare nuovi contatti e nuovi clienti è evidente che qualcosa non funziona: questo è il momento per iniziare da capo.

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Generalmente viene da pensare che quando un sito non funziona è a causa del suo design o di un codice scritto male o confusionario oppure si pensa che la colpa sia del fatto che è pubblicizzato male o non pubblicizzato affatto.

Probabilmente tutte queste ipotesi sono corrette ma nessuna di queste è la principale causa per la quale un sito web aziendale non funziona.

Il motivo principale per cui un sito web aziendale non converte e non produce nuovi clienti consiste nel fatto che il sito non è costruito sul cliente e non è realizzato per comunicare con il cliente e per consentirgli di entrare in contatto con l’azienda.

Il cliente, in pratica, non viene messo al centro del progetto come invece dovrebbe essere.

 

In questo articolo andremo ad analizzare quelli che sono gli elementi cardine che consentono ad un sito aziendale di funzionale ovvero di raggiungere i propri obiettivi di conversione e di vendita.

 

La verità sul web design

 

Perché un sito aziendale non raggiunge il suo potenziale o meglio non sfrutta il suo potenziale?

Fermiamoci un attimo a pensare cosa deve Fare un sito aziendale.

Un sito aziendale deve fare essenzialmente 2 cose:

 

1) Mostrare il brand ovvero mostrare l’azienda, parlare dell’azienda, di ciò che produce e di ciò che sono i suoi servizi.

 

2) Convertire ovvero portare nuovi contatti e nuove vendite.

 

Spesso i web designer si concentrano soltanto sul primo compito ovvero sul presentare l’azienda, infatti spesso i siti aziendali sono esclusivamente delle vetrine morte che non hanno alcun sviluppo e non consentono all’azienda di farne un uso attivo.

Questo succede per due motivi: o il web designer non è all’altezza di sviluppare competenze anche nel campo del marketing oppure semplicemente non viene pagato abbastanza per realizzare anche gli aspetti del marketing.

 

Una conversazione tipo tra un imprenditore o un responsabile aziendale che deve curare lo sviluppo del sito e un web designer è spesso incentrata su argomenti e tematiche che sono puramente estetiche come “non mi piace questo colore” oppure “sarebbe meglio mettere questa pagina in evidenza anziché quest’altra” e entrambi fanno scelte basate su delle supposizioni a proposito di ciò che il loro potenziale cliente vuole.

 

Facciamo un attimo una pausa, per capire meglio questo concetto è bene prima sapere cosa si intende per Conversione.

Che cosa è una Conversione?

 

Cosa è una Conversione

 

La conversione trasforma un visitatore del vostro sito o della vostra App in qualcosa di valore per il vostro business.

Vi faccio alcuni esempi: sui siti ci sono generalmente degli inviti all’azione dette call to action, che possono essere dei form da compilare, dei PDF da scaricare, degli ebook, una APP da installare oppure un periodo di prova di un servizio, eccetera.

Quando un visitatore risponde a uno di questi inviti all’azione si dice che completa una conversione.

Non è difficile intuire perché una conversione è così importante per un sito aziendale, perché trasforma un visitatore sconosciuto e anonimo in un potenziale cliente che può essere veicolato verso la vendita o verso il reparto più adatto a soddisfare le sue richieste.

 

Il lancio perfetto

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Adesso torniamo alla nostra ipotetica conversazione tra l’imprenditore o il responsabile d’azienda e gli sviluppatori o i web designer.

Come dicevamo, in un tipico colloquio si fanno delle supposizioni che sono sacrosante perché comunque possono basarsi sui dei dati reali che hanno già funzionato.

Ad esempio, l’imprenditore potrebbe fare delle richieste basate magari su soluzioni che hanno funzionato anche su canali diversi da internet mentre invece i designer e gli sviluppatori potrebbero proporre delle soluzioni non dettate da un semplice gusto personale ma basate sull’esperienza, perché magari hanno sviluppato una soluzione efficace per un’azienda molto simile a quella dell’imprenditore in questione o perché hanno studiato case histories su quel settore specifico.

 

Vi posso assicurare che questo genere di supposizioni non vi porterà al successo perché per quanto possano essere giuste non sono mai la soluzione definitiva che rende un sito aziendale funzionante.

 

Spesso le aziende si perdono dietro a quello che si può definire il lancio perfetto ovvero trovano sempre qualcosa da cambiare in fase di progettazione e rimandano di continuo il lancio del sito o dell’applicazione.

Il lancio perfetto, invece, è semplicemente il lancio più veloce che siamo in grado di fare , ovvero mettersi online il più velocemente possibile con una struttura ovviamente che sia professionale e adeguata a supportare gli sviluppi aziendali.

Infatti solo dopo che il sito sarà online e soprattutto solo dopo che avrà ricevuto delle visite qualificate, l’agenzia di marketing sarà in grado capire cosa non funziona e quali strategie mettere in atto per migliorare il sito.

 

La scelta della giusta piattaforma

 

Adesso che ci è chiaro cosa dobbiamo tenere presente per quanto riguarda il design e il marketing ci concentreremo sulla scelta della piattaforma.

Questo è un aspetto molto importante perché, a differenza di quel che si potrebbe pensare, un sito internet non deve essere accessibile esclusivamente agli sviluppatori, all’imprenditore o al gestore aziendale, ci sono altre figure che entrano in contatto con il sito.

A parte i clienti, ovviamente, ci saranno persone all’interno dell’azienda che saranno delegate di varie funzioni come la creazione di articoli o la gestione di contatti.

Per questo motivo salvo rarissimi casi generalmente è bene evitare le piattaforme costruite ad hoc per un’azienda, perché questo genera una richiesta di supporto e un “rincorrere” la tecnologia da parte degli sviluppatori stessi, questi aspetti renderanno presto il sito obsoleto e difficile da aggiornare.

Quello che noi possiamo consigliare sono semplicemente 2 piattaforme, le migliori nel settore: WordPress e Hubspot.

 

Per quanto riguarda WP si può dire che è la piattaforma più utilizzata per la creazione di blog e piccoli siti ed è open source.

Una delle caratteristiche più interessanti di Worpress è che la sua grande diffusione lo rende molto longevo ed è facile trovare plugin e template per questa piattaforma.

Per quanto riguarda Hubspot, invece, vi ricordiamo che si tratta della piattaforma professionale più utilizzata e a differenza di WordPress integra al suo interno tutti quegli applicativi necessari per generare non solo un sito o un blog aziendale ma anche la marketing automation, la gestione dei contatti, la pubblicità etc.

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Conclusione

 

Adesso che avete creato il vostro sito web aziendale non vi resta altro che testarlo su strada ovvero inziare a farlo vedere ai vostri clienti e potenziali tali, solo così potrete scoprire dove non funziona e andare a modificare e a rimuovere tutte quelle frizioni che impediscono ai potenziali clienti di trasformarsi in clienti effettivi.

 

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